Uno specchio del presente

L’I Ching è stato usato e viene tuttora usato in tanti modi diversi che può valer la pena di descrivere qui l’approccio proposto nell’Eranos I Ching. La filosofia di base di questo approccio è un’esplorazione di potenziali sincronicità. Partiamo dall’ipotesi che la manipolazione casuale degli steli di achillea, o il lancio delle monete, possa fornire, tramite i relativi testi dell’I Ching e il processo associativo messo in atto dal consultante, delle intuizioni valide riguardo alle energie archetipiche che agiscono nella situazione del consultante e nella sua psiche e alle tendenze di sviluppo delle stesse. In questo senso usiamo l’I Ching come uno specchio del presente.
Non presupponiamo invece che l’I Ching possa predire il futuro, perché non riteniamo che il futuro sia univocamente determinato. Una tendenza latente nella situazione attuale può svilupparsi in una conseguenza reale: ma questa non è in alcun modo una conseguenza inevitabile e – cosa ancora più importante dal nostro punto di vista umano – l’esito può spesso essere modificato dalle nostre scelte e dalle nostre azioni.
Né supponiamo che l’I Ching possa fornire degli imperativi, morali o di altro genere. Comprensibilmente, a volte quando siamo in confusione ci piacerebbe che qualcuno ci dicesse cosa fare, qual’è la scelta giusta – e a volte ci accostiamo all’I Ching sperando di ricevere precisamente quel tipo di risposta. Anche sotto questo aspetto l’analogia con il sogno può fornire una valida guida. Una consultazione dell’I Ching produce una serie di immagini che sono un po’ come un sogno in rapporto con una specifica situazione e una domanda specifica. Le immagini di un sogno possono darci un chiaro senso di cosa vogliamo o dobbiamo fare in una data situazione, ma non ci dicono mai cosa fare. Lo stesso vale per le immagini dell’I Ching. È importante renderci conto che la responsabilità di ogni scelta resta sempre del consultante.

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